La diagnosi energetica o audit energetico, è un’analisi che viene effettuata per individuare anomalie e le inefficienze dei sistemi di gestione del risparmio energetico delle imprese, al fine di consentire un uso razionale e una gestione corretta dell’energia.
Dalla direttiva 2012/UE la diagnosi viene definita come:
«una procedura sistematica finalizzata a ottenere un’adeguata conoscenza del profilo di consumo energetico di un impianto industriale o commerciale o di servizi pubblici o privati, a individuare e quantificare le opportunità di risparmio energetico sotto il profilo costi-benefici e a riferire in merito ai risultati».
Eseguire una diagnosi energetica ti permette di quantificare le opportunità tecniche ed economiche e le azioni di risparmio energetico, al fine di individuare tutte le possibili soluzioni migliorative sia per edifici che per impianti .
Questa diagnosi viene effettuata attraverso 5 fasi:
l’analisi preliminare e raccolta dati
il sopralluogo tecnico
l’elaborazione delle rilevazioni
l’analisi del Benchmark
le proposte/intervento di miglioramento
I SOGGETTI ABILITATI AD EFFETTUARE LA DIAGNOSI ENERGETICA
A partire dal 19 Luglio 2016 i soggetti abilitati a redigere la diagnosi sono:
società di Servizi Energetici certificate UNI CEI 11352 (ESCo),
esperti in Gestione dell’Energia (EGE) e
auditor energetici certificati UNI CEI 11339.
DIAGNOSI ENERGETICA: OBBLIGHI E SCADENZE
Con il decreto D. Lgs 102/2014 è stata introdotta l’obbligatorietà per grandi imprese e aziende energivore di presentare la diagnosi energetica a partire dal 2015 ogni 4 anni.
Le aziende energivore sono le imprese a forte consumo di energia, uguale o superiore a 2.4 GWh e iscritte all’elenco della CSEA, mentre per grandi imprese si intendono quelle realtà con più di 250 dipendenti, il cui fatturato annuo supera i 50 milioni di euro e il cui totale di bilancio annuale supera i 43 milioni di euro.
La scadenza del prossimo ciclo di diagnosi è fissata al 5 dicembre 2023, per cui tutte le aziende che non hanno mai conseguito la diagnosi energetica ogni anno, devono verificare se rientrano nell’obbligo, così da provvedere entro il 5 dicembre procedere ad effettuare la diagnosi e trasmetterla all’ENEA.
Per le imprese soggette all’obbligo che non eseguono per tempo la diagnosi energetica, è prevista una sanzione amministrativa pecuniaria da 4.000 a 40.000 euro.
DIAGNOSI ENERGETICA: ALTRI CASI DI OBBLIGATORIETÀ
Oltre alle grandi imprese e le imprese energivore la diagnosi è altresì obbligatoria laddove si prevede la ristrutturazione o la nuova installazione di impianti termici di potenza termica nominale del generatore maggiore di 100 kW.
L’audit energetico è comunque obbligatorio nei seguenti casi:
Per gli edifici pubblici o ad uso pubblico
In caso di interventi di ristrutturazione degli impianti termici
In caso di sostituzione dei generatori
quando si prevedono ristrutturazioni edilizie riguardanti almeno il 15% della superficie esterna dell’edificio stesso.
Il decreto Criteri Ambientali Minimi richiede che venga inoltre redatta la diagnosi energetica anche per i progetti di ristrutturazione importanti di 1°e di 2° livello di edifici anche condominiali.
In ogni caso, anche se non sempre si configura come un obbligo, la diagnosi energetica rappresenta comunque un’opportunità per evidenziare difetti e cattive gestioni di un edificio, mostrando quali azioni si possono intraprendere per migliorare la prestazione energetica.
Ottimizza l’energia consumata dal tuo condominio o della tua impresa e mettiti in regola!
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