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Le discoteche dove portare a ballare gli architetti



Si avvicina la fine dell'anno e quale posto migliore per festeggiare di una discoteca, magari di design? Ci sono alcune discoteche sparse nel mondo che sono state progettate da architetti brillanti e che sono un vero e proprio capolavoro dell'architettura e del design. Di seguito una breve rassegna di alcuni dei club più stravaganti progettati negli ultimi anni in tutto il mondo, da provare non solo per la musica.

AHM - Beirut, Libano


Fonte: https://www.facebook.com/ahmbeirut/

Conosciuto come uno dei più grandi night club di Beirut, l’AHM è stato progettato nel 2017 da Rabih Geha Architects, lo studio dietro a 2WEEKS e Uberhaus, altri due popolari club della capitale libanese. Caratterizzato da un bar a forma triangolare e una giungla di palme e alberi che sostengono centinaia di luci al neon, il concetto si basa su un rigido gioco prospettico. Una geometria studiata per attirare l'attenzione dei frequentatori della discoteca verso la cabina del DJ, una piattaforma leggermente sollevata dal pavimento, sopra la quale si alza una mistica luna piena. Disegnato nel 2017 e con una superficie di più di 1200 metri quadrati, l’AHM è uno dei locali più in voga di Beirut.


Ministry of Sound - Londra, Inghilterra


Fonte: https://www.facebook.com/ministryofsoundclub

Nel 2015, lo studio OMA ha ideato una nuova sede per il famoso locale di Londra Ministry Of Sound. Contraddistinto da una facciata convertibile che può adattarsi alternativamente alle attività della notte e del giorno, il progetto - che non ha mai visto la luce - mirava a mettere in discussione "lo stato della vita notturna e le sue implicazioni spaziali", ha spiegato lo studio di Rem Koolhaas.


Blitz - Monaco di Baviera, Germania


Fonte: https://www.facebook.com/blitzmusicclub/

Con il motto "L'amore è il messaggio, la musica è la risposta", il music club Blitz ha aperto nel 2017 e ha rapidamente sedotto il pubblico di Monaco con la sua singolare identità grafica, il suo buon ristorante e la sua programmazione alternativa. Progettato a quattro mani da Simon Vorhammer e dallo studio knack, il Blitz conta due sale da ballo e fa della particolare attenzione per l'acustica la sua forza. Per un'esperienza ottimizzata per la musica elettronica.

Lunga 35 metri, la dance floor del Blitz combina legno e acciaio per un look soft industrial. Il secondo dance floor del locale si chiama Plus e presenta un pattern iconico sui muri che gioca con la luce.


Canalla - Pamplona, Spagna


Fonte: https://www.facebook.com/salacanalla/

Immaginato dallo studio di architettura spagnolo Vaillo + Irigaray nel 2014, il club Canalla si trova a Pamplona, in Spagna. Riassumibile come una scatola scura arricchita da dettagli glamour, il locale presenta due gallerie ricoperte di ottone su entrambi i lati della pista da ballo che si ergono come parentesi all'interno della buia stanza centrale in acciaio nero. Le gallerie del Canalla creano giochi di luce a effetto e sono fondamentali elementi acustici.

The Mothership - Detroit, USA

Gli ultimi anni hanno visto anche l'ascesa di dispositivi effimeri e nomadi. Un incrocio tra un'astronave e la Futuro House del designer finlandese Matti Suuronen, The Mothership è un DJ stand mobile ispirato al P-Funk Mothership, il dispositivo futuristico usato dal re della musica funk Georges Clinton durante molti dei suoi concerti. Nato sulle ceneri di Detroit nel 2014, la struttura poligonale in alluminio è stata progettata dallo studio americano Akoaki.

Il DJ stand The Mothership è stato progettato da studio Akoaki nel 2014.

The Club - Lisbona, Portogallo

The Club è un sound system itinerante sviluppato da Leopold Banchini e Daniel Zamarbide di BUREAU A in occasione della Triennale di Architettura di Lisbona nel 2016. Descritto come una cabina rumorosa temporanea, è composto da sei altoparlanti tipo lego, un bar e una DJ station che imita la forma di una casa. Altamente modulabile, ogni elemento può essere organizzato in diversi modi per creare piste da ballo flessibili e adattarsi a situazioni diverse.

Concepito da Bureau A, il The Club è un device modulabile per musica elettronica live.

New Castel - Horsin, Belgio

Conosciuto per le proprie strutture effimere che incoraggiano i ritrovi urbani spontanei, per l’edizione 2017 dell'Horst Arts & Music Festival lo studio britannico Assemble ha immaginato il New Castel, un'impalcatura gigante avvolta in una rete di plastica bluastra. Semi-trasparente, la struttura si affacciava su un lago tra le colline della regione dell’Hageland, vicino al castello di Horsin, in Belgio. L'edificio temporaneo era caratterizzato da una pista da ballo e corridoi che correvano sopra il palco, proprio come un vecchio teatro di legno.

Lo stage del New Castel è stato sviluppato da Assemble per l’edizione 2017 dell’Horst Arts & Music Festival, in Belgio.


La Boîte de Nuit - Hyéres, Francia

Se le discoteche sono quindi tutt’altro che morte, è interessante notare come sempre più anche musei e luoghi espositivi s’interessino alla loro influenza sulla nostra società.

Da curatori indipendenti come Catherine Rossi e Sumitra Upham - che nel 2015 hanno presentato a Londra la mostra “Radical Disco: Architecture and Nightlife in Italy, 1965-1975” - all’architetto italiano Emanuele Piccardo - che ha introdotto il tema nella sua esposizione del 2012, Radical City a Torino - sembra davvero che il mondo delle discoteche sia di grande attualità.

Nella primavera del 2017 la Villa Noailles, a Hyéres (Francia), ha organizzato La Boîte de Nuit, una mostra che esplorava la storia delle “boîtes de nuit” (discoteche, in francese) e che includeva una vera e propria dance floor temporanea disegnata da Nicolas Dorval Bory, Sébastien Martinez-Barat e Benjamin Lafore. In un omaggio contemporaneo alla disco ball tradizionale, l’allestimento presentava un dodecaedro rotante - l’elemento essenziale per rendere ogni notte più viva!

Vista della dance floor temporanea alla Villa Noailles.





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